• 0

Riparti dai Sibillini Experience 3

dal 24 al 25 ottobre 2020

#igersmarche #igersmacerata #ripartidaisibilliniexperience3 #decathlonsanbenedettodeltronto

Partecipanti:

Kevin Ponzuoli con gli account @kevin.ponzuoli – @igers.bologna – @igers.emiliaromagna

Marco Cicconi con @marcocicconi77

 

Abbigliamento tecnico fornito da Decathlon San Benedetto del Tronto

Riparti dai Sibillini Experience 3 è uno dei format ideati da Luca Tombesi del blog www.raccontidellostomaco.it per la valorizzazione e promozione del territorio dei Monti Sibillini.

Coinvolge gruppi di due/tre tra amici fotografi, videomaker, giornalisti, blogger ed influencer “spediti in missione” per 48 ore presso aziende, strutture ricettive e/o realtà territoriali per vivere, assaporare, gustare al meglio l’esperienza e poi raccontarla per farla conoscere ai più.

Per quest’ultima avventura sono stato inviato nei Comuni d Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Visso con il mio nuovo amico Kevin che troverete negli account Instagram @kevin.ponzuoli @igers.bologna e @igers.emiliaromagna.

Le realtà visitate sono state:

Albergo Ristorante Dal Navigante di Castelsantangelo sul Nera;

– Cascata del Pisciatore di Castelsantangelo sul Nera;

Bar Due Monti di Ussita;

Azienda Agricola Calabrò di Visso;

Allevamento Trote Azienda Agricola Mariano Cappa;

– Associazione C.A.S.A. Cosa Accade Se Abitiamo di Frontignano di Ussita.

 

Il ritrovo con Kevin e la nostra “local” Patrizia Vita è fissato per le ore 10.00 di sabato mattina presso l’Albergo Ristorante Dal Navigante di Castelsantangelo sul Nera.

Appena arrivati ci gustiamo un buon caffè mentre facciamo il check-in.

Ad accoglierci Battista e Daniele, proprietari della struttura, che insieme ai genitori gestiscono questo Albergo/Ristorante riaperto il 30.05.2020 dopo quasi 4 anni dal maledetto sisma che nel 2016 li ha “sfrattati” da un complesso poco distante e molto più grande dell’attuale. Dal 1982 gestivano 29 camere e oltre 300 posti dedicati alla ristorazione.

Ora hanno questo complesso in legno, su due piani, con una capienza di un centinaio di posti per il ristorante e 20 confortevoli camere per il pernotto, tutte dotate di bagno privato.

I due fratelli si sono “divisi” la cucina, uno si occupa di sughi, primi piatti, frittate ed altre tipicità, mentre il secondo è specializzato in carne e pizza.

Posso affermare con assoluta certezza che il “Navigante” era, ed è ancora, un punto di riferimento concreto e vivo per l’intera cittadina di Castelsantangelo sul Nera. Un “campo base” per tutti quelli che

praticano sport/attività nella vallata e, al tempo stesso, una certezza per coloro che scelgono

di passare qualche giorno di tranquillità in queste zone.

Prendiamo l’auto e ci avviamo verso Vallinfante dove, una volta parcheggiato l’auto e messo lo zaino in spalla, cominciamo una bella passeggiata tra il giallo arancio e rosso del bosco.

Il nostro obiettivo è la Cascata del Pisciatore che troveremo dopo un’oretta di comodo trekking.

 

L’unica cosa negativa è la pioggia non tanto blanda che, appena arrivati sotto la cascata ci costringe ad indossare i kway. Scattiamo qualche fotografia e torniamo indietro.

E’ ora di pranzo e la nostra cara amica Patrizia ci accompagna al Bar Due Monti di Ussita, sito nella “piazzetta” ricostruita dopo il sisma.

Qui abbiamo il grandissimo piacere di conoscere tre persone splendide, Eugenia, Chiara e Bruno.

Anche loro “vittime” del terremoto che ha distrutto la vecchia struttura situata a pochi metri di distanza.

Di certo non si sono persi d’animo… anzi, vi dirò di più, nonostante le mascherine imposte da questa maledetta pandemia, abbiamo visto solo occhi sorridenti che brillavano in questa plumbea giornata.

Non ci fanno scegliere cosa mangiare, con un grandissimo sorriso ci dicono: “facciamo noi!!!”

Come controbattere a una così dura e severa minaccia???

Poco dopo ci arrivano dei simpatici sacchetti di carta personalizzati (contenenti del pane) con il nostro nome… una bella attenzione davvero molto gradita.

A distanza di un paio di minuti, sotto le nostre bocche affamate, appare una squisita trota marinata con insalata. ERA STRABUONISSIMISSIMA!!!!

Divorato il delizioso piatto ci arriva qualcosa di caldo… una bellissima e buonissima ciotola di zuppa salsiccia e lenticchie. Non voglio dire nulla!!! Il TOPPPP.

Eravamo già pieni, anche perché la breve camminata fatta in mattinata non giustificava tutto questo ben di Dio.

Arriva Eugenia e ci dice: “dovete assaggiare il mio strudel!!!”

E che fai? Le dici di no???

Arriva ‘sta mega fetta di strudel con delle mele buonissime che abbiamo divorato in tre bocconi!

Non è tutto… insieme al dolce ci portano una cofana di Vin Brûlé caldo… straaaaaaabuonooooo!!!

Finito di pranzare, insieme a Patrizia andiamo a casa sua.

La sua SAE è in una delle due aree dedicate alla cittadina di Ussita.

Ci fa accomodare sul suo divano e ci racconta un po’ di lei… del vecchio B&B L’ORTIGIANA che ora non ha più e come in questi anni ha resistito diventando sicuramente un punto di riferimento per i suoi compaesani.

“Fatta ‘na certa” io e Kevin torniamo “Dal Navigante” per darci una rifrescata e prepararci per l’aperitivo rinforzato… si perché noi l’aperitivo lo facciamo in macelleria!!!

Andiamo nella vicina Visso dove ad aspettarci troviamo Samuele Calabrò, un simpatico ragazzone, all’apparenza un duro e invece di una simpatia e bontà uniche.

Ci fa accomodare sul tavolinetto fuori e ci offre un tagliere di salumi e formaggi da paura… ma se vi dico da paura dovete crederci… sotto vi faccio l’elenco di quello che c’era, così anche voi potete rendervi

conto che non sto dicendo bugie!!! Oooooh era davvero tutto ottimo… credetemi… cose di estrema

qualità e bontà!

Coppa di testa;

Lonzino con il fiore di finocchio;

Sella di maiale;

Salame lardellato;

Salame di vitellone;

Salsiccia di cinghiale;

Mortadella fatta a Visso;

Bresaola di vitellone;

Vissuscolo;

Salsiccia di fegato;

Salame di trota e maiale.

Tra una chiacchera e l’altra Samuele ci fa vedere dal suo cellulare la vecchia piazza di Visso che ormai “non c’è più”; lì aveva il “vecchio e storico” negozio, il laboratorio e le cantine per la stagionatura dei prodotti trasformati. Una tradizione, quella della sua famiglia, tramandandata da 4 generazioni, dal 1936.

L’Azienda Agricola Calabrò, nella persona di Samuele, trasforma animali locali rispettando le tradizionali ricette dei suoi bisnonni.

Salutiamo la famiglia Calabrò che con gentilezza e genuinità (oltre ai prodotti anche nei modi di fare) e ci diciamo un sentito arrivederci… perché torneremo sicuramente… stanno facendo gli ultimi ritocchi alla ricetta del salame di trota e maiale… un qualcosa di buono che voglio assolutamente provare prima di morire.

Finito l’aperitivo torniamo al nostro albergo per fare una doccia e accovacciarci sotto il

confortevole e caldo piumone.

La domenica mattina ci svegliamo con calma.

Una bella doccia, pantaloni e scarpe da trekking e nuovamente pronti per un’altra giornata da vivere.

Nonostante le app sui nostri telefonini rassicurano un bel tempo, la realtà sul posto è ben diversa… nuvoloni promettenti pioggia sopra le nostre teste. Non abbiamo per nulla voglia di prendere altra acqua. Il meteo non è stato dalla nostra parte, diciamolo!

Dopo aver fatto un’abbondante colazione Dal Navigante, con Kevin decidiamo di chiamare Patrizia ed accordarci per il programma modificato causa meteo. In conclusione non più la passeggiata di trekking, ma la visita all’Azienda Agricola Mariano Cappa di Ussita (allevamento trote).

Appuntamento ad Ussita e, vista la breve distanza, raggiungiamo l’azienda a piedi.

Avvicinandoci alle vasche vengono a darci il benvenuto Mariano e suo padre Giuseppe.

Raccontandoci un po’ di loro, ci precisano che nella loro azienda allevano trote Fario per il ripopolamento di laghetti da pesca sportiva e vari fiumi italiani.

Vediamo una serie di vasche piene di trote di ogni dimensione… ma per evitare il “cannibalismo” ogni vasca è dedicata ad una “misura” del pesce.

Tra una vasca e l’altra i proprietari hanno installato reti e tavole per evitare che il pesce salti nella vasca affianco.

Se non ricordo male nel mese di novembre/dicembre Giuseppe e Mariano prendono materialmente le trote femmine e “spremono” il loro corpo per prendere le uova custodite al loro interno, poi acquisiscono lo sperma dei maschietti e lo gettano sopra per attivare la fecondazione.

Una volta schiuse le uova, le piccole trote, vengono trattenute ed alimentate in grandi cassette fino a quando una dimensione “degna di nota” permetta loro di finire nelle vasche più grandi senza correre il rischio di essere mangiate.

Purtroppo dopo il terremoto la portata dell’acqua è diminuita e questo, come spiegano gli allevatori, è un grande danno in quanto limita di tanto l’ossigenazione portando portare alla morte i suoi abitanti.

Un altro pericolo è dato dagli aironi cenerini che son golosi di trote e quindi Giuseppe e Mariano provvedono, pian piano, a mettere delle griglie in ferro a protezione.

Inoltre ci dicono che in ogni vasca mettono sempre 4/5 trote gialle, che fanno da spia della razia… vi spiego meglio… essendo gialle, risaltano subito all’occhio dell’uccello diventando le prime vittime. Quando i proprietari si accorgono della mancanza delle trote gialle, capiscono che è avvenuta l’incursione del volatile.

Comunque una bella esperienza averli conosciuti… ho promesso loro che tornerò quando lavoreranno le uova per la fecondazione.

Ringraziamo per questa bella esperienza e salutiamo.

Prima di ripartire un certo languorino … perché non tornare al Bar Due Monti???

Ottima scelta… mangiamo un’ottima polenta funghi e salsiccia!

Con un bel caffè finisce qui questa “due giorni”.

L’ho già detto ad un vecchio racconto… comincio ad amare questi posti e le loro “genti” forti ed accoglienti.

Come sempre un arrivederci a queste terre.

Andate a trovarli… non ve ne pentirete!!!

I TOUR PROPOSTI DA Marco Cicconi


LE ATTIVITÀ PROPOSTE DA Marco Cicconi


Tags:, , , ,
it Italian
X