• 0

Offida: a caccia di vini d.o.c. e sapori antichi

I soliti ben informati vi diranno che al giorno d’oggi Offida è la Montalcino delle Marche!

La mia guida turistica d’annata, già dalle prime righe, avalla tutto dicendo: – posta in posizione elevata tra il fiume Tesino e il Tronto, regno della produzione del Rosso Piceno Superiore. –

Da Castel di Lama, sul fondovalle del Tronto, ho preso un autobus e strada facendo continuo a documentarmi. Prima di mettere piede ad Offida so già che la superficie vitata, cioè l’area coltivata a vigneto, in questo comune è sorprendentemente vasta: 1.200 ettari, la più estesa della Provincia di Ascoli Piceno e una delle principali dell’intera regione.

Ora, un ettaro corrisponde a 10.000 metri quadrati, occhio e croce il doppio di un campo da calcio e così, se la matematica non è un’opinione, sulle colline intorno ad Offida ci sono qualcosa come 240 campi da calcio coperti da vigna: praticamente un’esplosione d’uve!

I vini di Offida

Il vino da queste parti deve essere proprio una ragione di vita dal momento che anche il nome del paese – sarebbe meglio dire della Città, titolo concesso dal Papa Gregorio XVI nel 1831 dopo la Restaurazione – è stato dato addirittura ad una DOCG.

Offida Pecorino (Pecorino minimo 85%)

Offida Passerina (Passerina minimo 85%)

Offida rosso (Montepulciano minimo 85%)

Inoltre sono presenti nel territorio offidano le altre 3 D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata): il Rosso Piceno, il Rosso Piceno Superiore e il Falerio dei Colli Ascolani.

A tutti coloro i quali vanno ad Offida pronti ad assaggiare le etichette più interessanti, ricordiamo di non mettersi al volante se si è bevuto.

La cosa migliore è lasciare a casa l’automobile e prendere il bus della START che, più volte al giorno fa la spola tra la centralissima fermata Castel Di Lama – Bar Dello Sport (lungo la S.S.4 Salaria, ad appena 170 metri dalla stazione ferroviaria di Castel di Lama) e Piazza Giacomo Leopardi ad Offida (almeno 9 corse A/R, parte delle quali da e per Ascoli Piceno).

Tour enogastronomico ad Offida

Il capolinea offidano è ad un tiro di schioppo dalla Rocca, massiccio torrione cilindrico parte integrante delle antiche mura cittadine a protezione del castello.
Da qui inizia ogni itinerario offidano che prevede come seconda tappa il passaggio di fronte alla splendida facciata neoclassica dell’Ospedale Civile di Pietro Maggi. Risalente al 1796, stupisce per l’uso del laterizio, predominante elemento di costruzione e per l’elegante loggiato centrale.

Superato anche il monumento alle Merlettaie e quello ai Caduti, prima ancora di giungere nella splendida Piazza del Popolo, l’infaticabile turista enoico, cercherà via Garibaldi alla fine della quale sorge all’ex convento di San Francesco.

L’optimus potor non verrà qui a chieder perdono di ogni peccato ma per abbeverarsi all’Enoteca Regionale delle Marche che da tempo alberga nei locali di questo antico luogo consacrato risalente alla prima metà del sec. XIII.
Una cascata di gusto vi aspetta; via auguriamo di arrivare qui giustamente assetati ma anche anche in compagnia di un robusto appetito.

Un posticino sfizioso sempre in pieno centro città è Vistrò – Vino e Cucina (Corso Serpente Aureo, 64): ça va sans dire anche qui una buona scelta di vini e ottimi stuzzichini.

Come per magia, felici di aver scelto Offida per una gita, sarete arrivati di fronte al Palazzo Comunale in Piazza del Popolo col portico quattrocentesco al piano terra e l’elegante loggia retta da slanciate colonne di travertino del primo piano. Domina la piazza la Torre dell’orologio.

Sotto il portico c’è l’ingresso al Teatro Serpente Aureo inaugurato nel 1820 che fronteggia il cinquecentesco Palazzo Mercolini – Tinelli… ma siccome in questo post vogliamo parlare di vino e di cibo, vi diciamo che al civico 54 di Corso Serpente Aureo, sorge un tempio della ristorazione offidana: l’Osteria Ophis.

Come dite?
Non siete i tipi che amano perder tempo a roteare il vino nei calici… c’avete i bambini al seguito che in un tempio della ristorazione potrebbero recar noia agli altri “fedeli del mangiare bene” o più semplicemente cercate i gusti genuini dei piatti della tradizione rischiare perdere un occhio della testa?
No problem, poco fuori delle mura un indirizzo sicuro è il ristorante dell’hotel Caroline che oltre alla carta propone sempre un ottimo menù del giorno.

Le Cantine di Offida

Infine se volete proseguire il tour alla scoperta dei vini offidani visitando una cantina non avrete che l’imbarazzo della scelta tra:

  • AZIENDA AGROBIOLOGICA S. GIOVANNI

         Contrada Ciafone 41

  • CANTINA OFFIDA

         Via della Repubblica, 70

  • CIU’ CIU’

         Via Ciafone 106

  • PODERI SAN LAZZARO

           Contrada San Lazzaro 65/67

  • TENIMENTI LE GINESTRE s.r.l. Società Agricola

          Contrada Ciafone Snc

  • VITIVINICOLA D’ANGELO

          Via San Lazzaro 53/B

Quant’altro c’è di buon ad Offida, scopritelo da soli ma poi raccontatecelo nella sezione “Le vostre storie”.

Immagine di copertina su Flickr di pizzodisevo1937

 

SCOPRI Offida CON I NOSTRI OCCHI

Tags:,
it Italian
X