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Offida secondo CIX (PARTE #1): Orgoglioso di essere offidano

Sono offidano, orgoglioso di esserlo.

Non sarà per me facile cercare di descrivere in poche righe quanto (ed è davvero tanto) può offrire la mia Offida. Ci proverò cercando di essere sintetico e, allo stesso tempo, accattivante, incuriosendo chi mi legge e, magari, riuscire anche a farla guardare con i “miei occhi”.

Sicuramente il periodo estivo risulta essere quello più spumeggiante e vivace considerate le tantissime iniziative in calendario, ma anche gli altri mesi dell’anno non sono certo da disdegnare per visitare uno dei Borghi più belli d’Italia che conta poco più (o poco meno) di 5000 anime ed è gemellato con numerose cittadine sparse per il mondo.

Se dovessi dirvi in pochissime parole cosa caratterizza la MIA OFFIDA potrei rispondere velocemente: ENOGASTRONOMIA, MERLETTO A TOMBOLO e CARNEVALE STORICO.

Un centro storico in cui sono concentrati monumenti e chiese d’interesse storico artistico tra cui:

  • La maestosa Chiesa di Santa Maria della Rocca;
  • La Piazza del Popolo con la sua particolare forma triangolare dove un intero lato è occupato dal bello e imperioso Palazzo Comunale;
  • Il Teatro Serpente Aureo;
  • La Chiesa della Collegiata;
  • La Chiesa di Sant’Agostino con annesso Chiostro cinquecentesco;
  • Il Monastero di San Marco che ospita ancora oggi le Monache di Clausura;
  • L’ex Convento di San Francesco con il suo chiostro, oggi sede dell’Enoteca Regionale;
  • La Chiesa dell’Addolorata;
  • Il Polo museale nel Palazzo De Castellotti.

Le origini di Offida

 Le origini della cittadina offidana sembrerebbero antichissime ma con tesi differenti.

La prima dello storico offidano Guglielmo Allevi che sostiene sia stata fondata dagli Etruschi che fondarono la città con il nome Serpente Ophite a cui dedicarono un tempio (leggenda narra di un serpente tutto d’oro contenuto all’interno di un tempietto a lui dedicato).

Un altro sostenitore di tale ipotesi fu l’Abate Antonio Marcucci che nel “Saggio delle Cose Ascolane” (1766) sottolinea che il termine OPHIS, sia in greco che in etrusco, ha lo stesso significato… ossia SERPENTE.

L’altra ipotesi di un altro storico l’Abate Arduini sostiene che le origini debbano essere ricollegate all’occupazione di Ascoli da parte dei Longobardi (578 D.C.).

Ci sono altre ipotesi ma non starò qui a scriverle tutte (sono un pochino ignorante in materia) e non ho assolutamente voglia di annoiarvi :-).

Per gli studiosi della remota antichità è l’agro offidano una regione assai feconda…sono infinite le generazioni, diverse per indole, per idioma, per incivilimento che il tempo travolse nella polvere e nell’oblio; sono popoli che in età lontanissime qui, da varie parti della terra, si diedero convegno.

Guglielmo Allevi – Offida Preistorica

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Offida secondo CIX – parte #2: L’ENOGASTRONOMIA

 

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