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Cosa vedere a Macerata in un giorno: il nostro itinerario

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Vista da lontano, Macerata, svettante su un colle allungato tra le valli del Chienti e del Potenza, appare come una città in forma di paese.

Guardandola si intuisce quella che tutt’oggi è la sua caratteristica principale: è un posto dove si vive bene.

Capoluogo di una provincia operosa, sorge al centro di un paesaggio curato ed elegantemente agricolo.
Dista poche decine di chilometri dal litorale adriatico ed è ben collegata alle località costiere e all’autostrada A14 dalla Strada Statale 77 della Val di Chienti, principale asse viario a scorrimento veloce tra le Marche e l’Umbria.

Volendo semplificare al massimo potremmo dire che Macerata diventò un importante centro dell’entroterra marchigiano all’inizio del XIV secolo, quando Papa Giovanni XII ne fece una sede vescovile che la portò in breve a diventare una città cardine dell’intero Stato Pontificio.

I raffinati palazzi nobiliari, lo Sferisterio, il Teatro Lauro Rossi, le antiche chiese, i musei civici e i monumenti che arricchiscono il tessuto urbano del centro storico, testimoniano il passato di quella che nell’800 veniva chiamata l’Atene d’Italia.

Senza tralasciare che, ai giorni nostri, la città vanta un’intensa attività culturale che ha i suoi motori principali nell’Università e nel Macerata Opera Festival.

Cosa vedere a Macerata

Forse l’esplorazione della città deve iniziare proprio da uno dei suoi simboli, lo Sferisterio.

Lo Sferisterio

L’elegante edificio neoclassico caratterizzato dall’imponente facciata in laterizio, materiale ampiamente utilizzato anche per la realizzazione degli interni, sorge in Piazza Nazario Sauro, addossato a Porta Mercato, accesso meridionale al centro storico.

Tutti sanno che, grazie alla sua perfetta acustica, da cent’anni è un rinomato palcoscenico della lirica italiana, anche se la sua costruzione risale al primo ventennio dell’800 quando fu edificato apposta per ospitare le competizioni di un gioco molto in voga all’epoca in tutto il centro Italia: pallone col bracciale.

Aperto ai visitatori, appare come una grande arena semicircolare con circa 3000 posti a sedere:
Una struttura accogliente che all’inizio del ‘900 ricevette una nuova destinazione d’uso: la prima opera, l’Aida di Giuseppe Verdi, fu allestita al suo interno nel 1921, andando in scena il 27 luglio.

Piazza della Libertà e i musei civici

Porta Mercato è conosciuta anche come Porta Picena e, varcata la sua soglia ci si ritrova in Piazza Giuseppe Mazzini da dove è facile salire fino alla vicina Piazza della Libertà.

Qui troviamo oltre al Teatro Lauro Rossi (uno dei teatri storici delle Marche costruito nel 1767), sovrastato dalla Torre dell’Orologio, il Palazzo della Prefettura che fu residenza del legato pontificio, mentre sul lato orientale si erge l’ex Chiesa di San Paolo all’angolo della quale, via Don Minzoni porta allo storico Palazzo Buonaccorsi sede dei Musei Civici.

Le collezioni di Arte Antica sono ospitate nelle sale del piano nobile dove è possibile visitare anche lo stupefacente Salone dell’Eneide con la preziosa volta affrescata ad opera di Michelangelo Ricciolini.

Tra i tanti dipinti spiccano La Madonna di Macerata, tempera e oro su tavola, opera di Carlo Crivelli, e la seicentesca Allegoria del Tempo di Giovanni Battista Beinaschi.

Al secondo piano sono esposte le collezioni di Arte Moderna – opere del ‘900 frutto dell’estro di artisti quali Osvaldo Licini, Corrado Cagli, Domenico Cantatore e Umberto Peschi.

Nel seminterrato, nei locali delle antiche scuderie, segnaliamo uno dei più singolari esposizioni della regione:
il Museo della Carrozza!

Il centro IAT e la Biblioteca

Da Piazza della Libertà s’irradiano Corso Matteotti, Via Gramsci e Corso della Repubblica dove, al civico 32 troviamo il Centro IAT Macerata, l’ufficio informazioni turistiche.

Più avanti, in Piazza Vittorio Veneto, sorge la nota Biblioteca Mozzi Borgetti, storico luogo del sapere cittadino preannunciato dalla settecentesca Chiesa di S. Filippo Neri che prospetta sulla medesima piazza.

 

Dove mangiare a Macerata

I due piatti identitari della città sono: i vincisgrassi e il coniglio in porchetta.

Presso l’Osteria dei Fiori, Via Lauro Rossi 61, potrete assaggiare l’ottima cucina del territorio, almeno come al Ristorante La Volpe e l’Uva, Via Vincenzo Berardi 39.

Menzione speciale per Koinè Vineria, favolosa enoteca con mescita in pieno centro storico – corso Giacomo Matteotti 6 – dove trovare vini naturali e cibi genuini.

Se invece amate il take away, da Emiliando, via Fratelli Ciccarelli 10 trovate gustose specialità e “pasta fresca da passeggio”.

Come arrivare a Macerata

In autobus e treno

Sarebbe un peccato durante una vacanza a Civitanova Marche oppure a Potenza Picena o in una delle più note località della Riviera del Conero, non programmare una visita a Macerata.

Dotata di una stazione ferroviaria sulla linea secondaria Civitanova Marche – Fabriano, è servita da frequenti treni regionali ma anche da linee di autobus locali gestite dalla Contram Mobilità, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nell’intera provincia.

Raggiungerla con i mezzi pubblici è di certo pratico, ma chi si muove in automobile troverà abbondanza di parcheggi a pagamento con tariffa oraria anche in centro storico e nelle aree intorno alle mura cittadine oltre che in Corso Cavour, in Corso Cairoli e nelle vie limitrofe.

I parcheggi

A questi e agli altri parcheggi a raso sparsi per la città, si aggiungono grandi strutture multipiano come il Parcheggio Sferisterio, il Parcheggio Garibaldi e il Parcheggio Garibaldi oltre al Parcheggio Centro Storico (via Antonio Mugnoz).

Quest’ultimo è stato ricavato proprio nel sottosuolo dei Giardini Diaz, bellissima area verde curata e molto frequentata dai maceratesi, capolinea/terminal di varie linee di autobus:

La Circolare nella fascia oraria con partenze ogni 15 minuti collega vari punti della città tra i quali Parcheggio Garibaldi, Stazione Ferroviaria, Tribunale, Ospedale, salendo fino a Piazza della Libertà, cuore del centro storico.

Attenzione: il biglietto di corsa semplice costa 1,25 €

Gli ascensori

In alternativa, è bene sapere che i Giardini Diaz hanno il pregio di ospitare anche uno degli ascensori cittadini che salgono fino in cima al centro storico.

L’ascensore permette di salire al livello di Largo Narciso Aurispa, oppure alla più elevata via Crescimbeni che, a due passi da Piazza Vittorio Veneto, come abbiamo visto è collegata a Piazza della Libertà da Corso della Repubblica.

 

 

 

 

 

 

 

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