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Torre di Palme, un borgo da vedere nelle Marche

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Torre di Palme, arroccata in cima ad un colle solitario affacciato sull’Adriatico, dà sempre l’impressione di essere prossima al decollo verticale.

La storia del borgo marchigiano

Il borgo medievale arrivato fino a noi sorse originariamente a protezione dell’antico scalo marittimo della città romana di Palma, capoluogo dell’Ager Palmensis, vasta area che dalla linea di costa comprendeva i terreni dell’immediato entroterra delimitato al nord dal corso del fiume Chienti e a sud da quello del Tesino.

Nell’alto medioevo, a causa delle frequenti incursioni dei pirati saraceni, gli abitanti lasciarono il fondovalle e si trasferirono sull’altura decretando di fatto la fine di Palma a vantaggio della sua rocca difensiva.

Ai nostri giorni Torre di Palme rappresenta un’importante attrazione turistica della costa fermana. Infatti amministrativamente è una frazione di Fermo, anche se, vale la pena di ricordarlo, conservò la sua autonomia dal medioevo fino al 1877.

In qualità di contrada più antica, sfila orgogliosamente nel corteo che, il 15 agosto di ogni anno a Fermo, accompagna la Cavalcata dell’Assunta, importante rievocazione storica in costumi tradizionali.

Torre di Palme tra i borghi più belli d’Italia

Nel 2017 Torre di Palme è entrata a far parte dell’associazione dei Borghi più belli d’Italia, per l’ottimo stato di conservazione dei suoi edifici di antichi mattoni faccia a vista e per l’uniformità urbanistica dell’abitato, ma di certo anche per la splendida cinta muraria intatta.

Questo antico incastellamento prospicente il mare, molto animato durante l’estate, nei mesi invernali risulta ancora vivo e vitale dal momento che i suoi 600 abitanti se ne prendono cura con amore.
È come se conservassero queste antichi mattoni ad uso del turista che, nella bella stagione arriva a godersi un angolo di paradiso sospeso tra il mare e il cielo.

Cosa vedere a Torre di Palme

Alla base delle mura, in Piazzale Raffele Perichetti, sorge un ampio parcheggio, in posizione sottostate al Piazzale della Rocca dove, proprio come nelle favole, troviamo la Scuola Media Statale Da Vinci – Ungaretti di fronte al Museo Archeologico.

Questo, inaugurato nel nell’aprile del 2019, espone importanti ritrovamenti emersi dai recenti scavi di una necropoli di età picena, risalente al VI secolo a.C., scoperta in contrada Cugnolo proprio nel territorio di Torre di Palme.

Via Piave, sulla quale si aggrappano antichi edifici in laterizio, in poche centinaia di metri attraversa l’intero pianoro, cambiando a metà il nome in via Fiume, prima di raggiungere il belvedere di Piazza Amedeo Lattanzi.

Lungo questa strada acciottolata che corre diritta verso l’orizzonte, interessanti ristoranti e accattivanti localini, teatro dell’elegante movida estiva, si alternano a chiese ricche di testimonianze artistiche.

Si incontra per prima la Chiesa di San Giovanni Battista: è uno degli edifici più antichi del borgo, risale al X secolo, si trova nella graziosa Piazza Risorgimento e al suo interno troviamo ancora tracce di affreschi gotici forse del ‘400.

Dopo pochi passi, sulla sinistra, superato l’antico Palazzo Priorale (risalente al XIII secolo ma rimaneggiato nel XVII), troviamo la duecentesca Chiesa di S. Agostino famosa per custodire al suo interno un polittico di Vittore Crivelli.
Realizzato con tutta probabilità nell’ultimo quarto del XV secolo, è una tempera su tavola di gusto tardogotico raffigurante al centro la Madonna con Gesù bambino sulle ginocchia. Il peccato originale, simboleggiato dalla mela e la Trinità simboleggiata dalla pera annunciano che il Redentore salverà il mondo.

Poco più avanti, ai margini del belvedere ecco la Chiesa di Santa Maria a Mare edificata nel XII-XIII secolo con conci di pietra e cotto, è arricchita da una torre campanaria del XIV secolo. La chiesa fronteggia l’Oratorio di San Rocco dove un tempo si riuniva la Confraternita del Santissimo Sacramento.

Il centro storico vanta, come incastonata nella balconata a sud dell’asse principale, una Torre Merlata, antico bastione della cinta muraria, una delle sei torri che originariamente difendevano il castello.

Non lontano dal centro storico, sul versante meridionale della collina, il C.A.I. di Fermo ha attrezzato un sentiero che raggiunge il Bosco del Cugnolo e la Grotta degli Amanti: un altro buon motivo per visitare Torre di Palme.

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